tradimenti
il mio primo tradimento
di robydany54
23.10.2019 |
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"Altri non era che l’affascinate Orlando che mi augurava un buon pomeriggio sperando che non mi fossi annoiata con lui durante la mattinata..."
Mi ero svegliata con un feroce e fastidiosissimo mal di denti, così decisi di fissare un appuntamento dal mio dentista di fiducia , il prima possibile. Dato l’amicizia, il medico mi trovò un posto per il giorno stesso. Uscita di casa mi recai allo studio in uno stato di totale agitazione essendo terrorizzata dal dolore fisico. Giunta in loco mi accomodai nella saletta di attesa ed iniziai sfogliare nervosamente alcuni giornali . Non potei non notare di fronte , un bel uomo vestito in modo decente e non come la maggior parte della gente da straccione , che con fare grazioso iniziò a parlarmi, cercando di placare il mio evidente sgomento . Da subito trovammo degli argomenti in comune e tra una chiacchiera e l’atra lo sconosciuto riuscì nel suo intento alleggerendomi la tensione emotiva. Finite le cure dentali, giunta all’uscita fui chiamata dallo sconosciuto che insistette per offrirmi qualcosa al bar. Seduti al tavolino ci godevamo un bel sole quando il tizio di nome Orlando, guardando l’ora, mi invitò di accompagnarlo, sempre non avessi altri impegni, sul set di un suo film che stava girando sulle sponde del Tevere e precisamente a Ponte Milvio, zona a me molto cara ero nata poco distante al Flaminio . Affascinata, dal desiderio di rivivere posti e sensazioni legate alla mia gioventù , da ragazza avevo preso parte come aiuto scenografa a diversi lungometraggi con mio fratello, pure lui regista, accettai senza indugio ed inforcando sulla sua bella e fiammante motociclettona, con tutte le cosce al vento dato la mia corta gonna ci dirigemmo verso la meta. Il dejavu fu fantastico erano passati una ventina di anni dall’ultima volta che avevo partecipato ad un simile avvenimento; inevitabilmente mi riaffiorarono tanti bei ricordi spensierati legati alla mia gioventù. Erano anni che non ripensavo ai tempi andati però mi rivenne in mente una particolare storia di sesso sfrenato con un fonico veramente alquanto fico , che durò per tutto il periodo delle riprese: entrambi giovani ed assatanati non perdevamo mai un occasione per faci una colossale scopata in qualsiasi posto ed a qualunque ora , invogliati oltretutto dal fatto che all’epoca dato il mio fidanzamento con quello che oggi è mio marito prendevo la pillola , quindi non ci dovevamo assolutamente trattene, permettendo al maschio di sborrandomi liberamente e tranquillamente nella fica. Lo facevamo di continuo ricordo durante una giornata di pausa ci rintanammo nella camera d’albergo e dalla mattina alla sera ci dedicammo a fare tutto quello che ci passava per la mente non rinunciando assolutamente a nulla : in quella occasione nell’arco della intera giornata mi sborro per una decina di volte dentro riempiendomi tutta. Alla fine dei giochi alzandomi per andare in bagno lasciai come pollicino, al mio cammino una scia di sperma sul pavimento.L’incresciosa storia rischiò di incrinare il mio solido rapporto sentimentale con Daniele , per fortuna pur intuendo qualcosa imputabile al mio comportamento, fece finta di nulla, chiudendo definitivamente la faccenda . Assorta nei miei pensieri osceni non volendo, ricordando tanta meraviglia , mi ero eccitata , provando un forte senso di disagio tra le cosce , bagnando totalmente le mutandine , chiesi ad Orlando ove fosse una toilette. Dopo essermi asciugata la vagina con un kleenex mi tolsi le mutandine riponendole nella borsa. Sortita dal bagno mi sedetti accanto al mio amico, serrando le gambe onde evitare di dare spettacolo, nello spettacolo: osservandolo al lavoro mentre con tono autoritario dirigeva il susseguirsi delle scene, decisi in un momento di pausa di chiedergli il suo numero di cellulare e dargli il mio per risentirci, in futuro . Restai per un altro pochino, poi ricordandomi di un appuntamento, con un’ amica Patrizia a Piazza Fiume, per pranzare assieme , quindi dato l’ora, decisi di chiamarla per farmi venire a prendere. Giunse nel giro di pochi minuti e dopo averle presentato il bel tipo, mi congedai, con il preciso intento di risentirci al più presto. Salita sull’auto , immediatamente Patrizia notò sbirciando tra le cosce l’assenza di slip . Per gioco decisi di cazzeggiare scandalizzandola, imputando l’assenza di slip ad una focosa scopata avuta con Orlando dentro una roulette della troupe cinematografica . Patrizia frenando l’auto di colpo mi chiese di raccontarle il fattaccio , con tutti i particolari in cronaca , altrimenti mi avrebbe lasciata lì. Divertita dalla insolita situazione iniziai ad inventare tutta la storia certa di fare trasecolare la donna, di fronte a tanta spregiudicatezza e mignottaggine. Le dissi che dopo avermi spogliata mi aveva presa da dietro mettendomelo tutto nel culo, poi non contento aveva voluto scoparmi godendosi pure la mia fica vogliosa e desiderosa del grosso cazzo; infine aveva concluso la prestazione facendomelo prendere in bocca fino a scaricarmi in gola tutta la sua sborra calda. Finito il racconto ci dirigemmo al ristorante. Tornata a casa chiamai Daniele raccontandogli la divertente mattinata. Dopo esserci sbellicati dalle risate ci salutammo. Ero sotto la doccia quando d’un tratto squillò il cellulare da grossa paracula (come si dice a Roma) me lo ero messo sulla mensola adiacente, quindi senza scapicollarmi risposi subito. Altri non era che l’affascinate Orlando che mi augurava un buon pomeriggio sperando che non mi fossi annoiata con lui durante la mattinata. Lo rassicurai ringraziandolo per il bel regalo che mi aveva fatto, facendomi tornare alla mente tanti bei ricordi di gioventù. Continuammo chiacchierare pere un pochino ero felice di aver incontrato una persona garbata e gentile Decidemmo al termine della chiamata di incontrarci di nuovo per passare del tempo assieme. Non essendo cretina, tantomeno sprovveduta avevo decisamente avvertito dal tono dell’uomo il suo preciso intento di portarmi aletto. Tutto sommato dato che non era male sotto tutti i punti di vista decisi di accettare il suo invito e perché no, volgarmente parlando, non essendo di primo pelo, di dargliela pure, per concretare il racconto della mattina alla mia amica. Ci incontrammo sul Lungotevere, di fronte all’ Isola Tiberina e da lì ci dirigemmo a piedi attraversando tutto il centro storico verso casa sua un bel attico su Piazza Navona Varcato l’uscio mi precipitai verso le splendide vetrate per godermi la paradisiaca visione della chiesa di Santa Agnese con la fontana dei Fiumi .
Soggiogata da cotanta bellezza ,sbalordita come in trans,rimasi immobile in plateale contemplazione, concentrata nella pittoresca visione,quando d’un tratto mi sentii afferrare per i fianchi dall’uomo che stringendomi a se mi fece avvertire tutto la sua carica emotiva regalandomi nello stretto contatto fisico, una potente erezione. Eccitatissima con le mani sul vetro lo lasciai fare, non potendo che apprezzare il suo membro eretto e non opponendo nessun tipo di impedimento , al contrario avallando ogni sua mossa successiva. Lentamente mi tolse tutti gli abiti lasciandomi completamente nuda di fronte ad un insuperabile e magico scenario. Con la fica sgocciolante di caldi umori, desiderosa di essere posseduta allargando le cosce , lo incitai a prendermi prepotentemente da dietro. Entrò tutto ,iniziando da subito a muoversi sinuosamente al mio interno, comunicandomi e donandomi tutto il suo ardore e la sua bramosia . Nel timore di dare spettacolo e di essere multati per atti osceni, ci ritirammo all’interno e sdraiati sul divano continuammo imperterriti l’amplesso interrotto . Orlando da vero intenditore, dovizioso della fica mi faceva cambiare sovente posizione prendendomi sempre in modo diverso . Lo sentivo pompare tra le mie strette pareti vaginali dosando sapientemente l’intensità delle spinte ma di una cosa non mi capacitavo l’ aver capitolato in così breve tempo alle lusinghe del maschio , raramente mi era accaduta di darla così in fretta praticamente l’avevo svenduta. Stanco di stare sul divano prendendomi tra le sue braccia , mi portò nel bagno dove rimasi letteralmente a bocca aperta, di fronte alla macroscopica vasca da bagno più che una vasca era una piscina : dopo esserci immersi ed aver azionato l’idromassaggio continuammo imperterriti a toccarci e baciarci. Desiderosa di succhiargli il cazzo prendendo fiato ,mi immersi sott’acqua e me lo infilai in bocca, iniziando in apnea un magistrale pompino . Favorendomi , subito si alzò in piedi permettendomi di continuare il mio operato senza soffocare. In preda al desiderio esausto l’uomo non potendo più resistere si svuotò completamente i coglioni tra le mie fauci , osservandomi attentamente, mentre avidamente lo deglutivo tutto intensamente al mio interno . In accappatoio ci dirigemmo verso la cucina ove ci preparammo un portentoso caffè, nero e forte . Mi sentivo proprio una gran troia però , dovevo ammettere che ne era veramente valsa la pena la realtà aveva di gran lunga superato l’immaginazione . Rivestiti ce ne andammo a spasso per il centro godendoci tutti portentosi scorci della città eterna. Ero felice e serena e cosa più bella non avevo nessun senso di colpa nei riguardi di mio marito, conoscendolo ormai da anni ero certa che avrebbe approvato appieno il mio comportamento. Nei giorni che seguirono ricevetti diverse chiamate da Orlando il quale insistentemente reclamava un nuovo incontro. Certa più che mai di amare profondamente solo mio marito uscii con il tizio una volta avvisandolo che sarebbe stata l’ultima. Lui accettò la mia richiesta promettendomi che dopo non mi avrebbe mai più importunata. Desiderosa pure io di rincontrarlo acconsentii alla sua esplicita richiesta. Ci trovammo di fronte ad un noto ristorante di Viale Parioli e da lì dopo aver pranzato ci dirigemmo da lui . Varcata la soglia mi accorsi che non eravamo soli, nel salotto in bella mostra vi erano due persone un uomo ed una donna , che con fare aggraziato ci invitarono ad accomodarci al loro fianco. D’un tratto la donna prese Orlando ed iniziò a baciarlo lasciando basiti sia me che il compagno della ragazza. Il tizio sfacciatamente si riversò su di me cercando di ottenere le mie grazie. Molto seccata per l’avvicendarsi degli eventi minacciai di andarmene , subito fui fermata dalla donna che con tenere carezze e frasi dolci mi persuase rimanere e godermi una seratina fuori dagli schemi. Attratta dalle lusinghe decisi di restare per vedere dove si sarebbe andati a finire. Stetti al gioco e da subito iniziai pomiciare con lo sconosciuto il quale sempre più insistentemente mi portò a fare tutto quello che voleva . Poco dopo mi stava scopando alla grande alternandosi di posto con Orlando. Non era ancora finita i due si stavano dilettando con il mio corpo prendendomi contemporaneamente uno nella fica e l’altro nel culo, quando la donna avvicinandosi al mio volto mi offrì la visione della sua fica pelosa , desiderosa di essere stimolata dalla mia lingua. In preda alla voluttà incapace di intendere e volere spalancai le fauci e con la lingua iniziai leccarla tutta facendola immediatamente ansimare dal godimento, continuando fino ad assaporare tutto il suo piacere intimo . Dopo essersi alternati più volte nel corso del tempo i due mi riempirono gli anfratti di sborra. Come se nulla fosse accaduto mi rivestii e me ne andai giurando ame stessa di non ripetere mai più una cosa simile.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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